Epatite C Zero: prima tappa Torino
È partito da Torino il primo di una serie di incontri aperti al pubblico, previsti dalla campagna Epatite C Zero, promossa da MSD Inventing for Life in collaborazione con EpaC onlus sotto la supervisione scientifica di FIRE-Fondazione per la Ricerca in Epatologia.
La campagna ha l’obiettivo di creare consapevolezza tra i cittadini sui rischi legati all’HCV, promuovere la prevenzione e evidenziare l’importanza di assicurare ad ogni paziente la terapia più appropriata.
Per questo coinvolge non solo medici e specialisti, ma anche rappresentanti di pazienti e delle istituzioni locali che si confrontano con i cittadini/pazienti per chiarire dubbi e fare il punto sull’obiettivo “zero epatite C” sul territorio regionale.
Durante l’incontro sono stati proiettati i cinque episodi della web serie Epatite C Zero, che raccontano l’epatite C dal punto di vista dei pazienti, attraverso la metafora del viaggio, a bordo di un van che attraversa l’Italia, dall’Adriatico al Tirreno.
Ai partecipanti è stato anche sottoposto un breve questionario a risposta multipla, per valutare la loro conoscenza della malattia, dalle cause ai sintomi, da cosa fare in caso di diagnosi a chi rivolgersi per reperire informazioni.
«Campagne educazionali come Epatite C Zero – ha commentato Ivan Gardini, Presidente EpaC Onlus – rivestono un ruolo di rilievo nell’informare tutte quelle persone che convivono con l’infezione da epatite C e che non sono ancora pienamente consapevoli del fatto che oggi si può guarire e che se si recassero presso un centro specializzato e autorizzato a prescrivere i nuovi farmaci anti HCV, potrebbero ricevere una diagnosi appropriata ed essere messi in lista per una terapia».
Il punto sulla situazione in Piemonte è stato fatto da Saverio Ventura, referente Epac Onlus Piemonte, che ha sottolineato come «in questo momento l’accesso alle cure in Piemonte sia piuttosto scorrevole, con una certa variabilità a seconda della struttura ospedaliera per ciò che riguarda i tempi d’attesa per iniziare le terapie e per effettuare l’esame dell’elastografia epatica. Proprio perché la fase emergenziale è quasi terminata – ha continuato Ventura – ci sembra opportuno potenziare l’organico delle strutture ospedaliere autorizzate e dotarle di strumentazione idonea per velocizzare ulteriormente l’accesso dei pazienti alle cure».
Alessia Ciancio, gastroenterologa presso il Dipartimento di Scienze Mediche della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha ricordato l’importanza della svolta terapeutica rappresentata dai DAA (Agenti Antivirali Diretti), perché «assicurano l’eliminazione definitiva del virus, attraverso il blocco del processo di replicazione dello stesso, e la guarigione in oltre il 90-95% dei pazienti trattati».
Epatite C zero: sconfiggere e azzerare l’epatite entro il 2030
Le interviste ai protagonisti
L’impegno di Epac Onlus per curare il maggior numero di pazienti, a colloquio con Ivan Gardini
Accesso alle terapie in Piemonte: dopo l’emergenza, sistema “a regime” in attesa di una nuova ondata da carceri e SerT, a colloquio con Saverio Ventura
HCV: virus eliminabile nel 90-95% dei pazienti grazie a nuovi antivirali diretti, a colloquio con Alessia Ciancio
Fonte: careonline.it