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Ipercolesterolemia, un nutraceutico aiuta nella prevenzione primaria

Su una popolazione apparentemente sana è stato testato un prodotto che riduce colesterolo LdL, trigliceridi e indice insulino-resistenza. I risultati illustrati dal professore De Rosa dell’Università di Pavia durante l’ultimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia

Senza effetti avversi ed efficace nella riduzione di uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare: l’ipercolesterolemia. Nell’ambito dell’84esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia (Sic), che si è svolto a Roma lo scorso dicembre, sono stati illustrati i risultati dello studio PaLiMERiCa su un nuovo nutraceutico, nel corso del simposio intitolato “Prevenzione e rischio cardiovascolare: nuovi approcci multi target sul metabolismo del colesterolo”. Il prodotto è stato somministrato per tre mesi a una popolazione di 36 soggetti (uomini e donne) con un’età superiore ai 18 anni, apparentemente sani, suddivisi in due gruppi, con un rischio stimato a dieci anni inferiore al 5%, secondo la valutazione sistematica.

Il nutraceutico al centro dello studio è caratterizzato da vari componenti attivi presenti in natura: berberina (130mg), fitosteroli (100 mg), Select Sieve™Optichol (100 mg), fieno greco (20 mg) e carciofo (75 mg). I risultati al termine della osservazione sono stati molto positivi: “Nel primo gruppo, che ha ricevuto una compressa al giorno, la riduzione a tre mesi del colesterolo LdL è stata -22,1 mg/dll (13,8) e totale di -27 mg/dll (11,3%). Nel secondo gruppo, che ha assunto due capsule al giorno, invece, i risultati per la riduzione totale è stata di - 45,2 mg/dll (18,8%) e di -39,7 mg/dll (24,6%)”, afferma a margine del simposio Giuseppe Derosa, dell’Università di Pavia e della Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia e responsabile dell’area Diabete della Società italiana di nutraceutica (Sinut).

Il prodotto non ha dimostrato solo di essere efficace nella riduzione del colesterolo ma anche di altri parametri: “abbiamo osservato - prosegue Derosa - la diminuzione significativa dei trigliceridi e la riduzione con una capsula della glicemia a digiuno e dell’indice di insulino-resistenza. Non abbiamo avuto effetti avversi sul rene, sul fegato e sul muscolo e la compliance è stata totale perché il 100% dei pazienti ha aderito alla terapia proposta”.

I dati mostrano come i nutraceutici siano una opzione importante per il controllo del colesterolo e possano essere usati tenendo presente il rischio cardiovascolare. “Tutti i pazienti - sostiene Derosa - possono beneficiare del prodotto in prevenzione primaria, cioè tutti quei soggetti che non abbiano avuto eventi cardio cerebrovascolare che poi riteniamo sia il senso del posizionamento dei nutraceutici nella terapia chiaramente accompagnata da dieta ed attività fisica”.

Gli specialisti maggiormente coinvolti nella prevenzione cardiovascolare sono il diabetologo, il cardiologo il geriatra e il neurologo. “Sicuramente però - precisa il professor Derosa - la prevenzione parte dalla medicina di medicina generale che può essere il fautore della terapia. Sempre più inoltre il farmacista sta assumendo delle competenze per cui anche può consigliare di aderire al trattamento”.

Fonte: doctor33.it


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