Steatosi epatica: meno biopsie con test non invasivi
I punteggi relativi al rapporto Ast/Alt, a Fib-4 e alla fibrosi nella steatosi epatica non alcolica (Nafld) possono escludere la fibrosi avanzata (e quindi la possibilità di complicazioni) in un'elevata percentuale di pazienti affetti da Nafld: questi test permettono quindi di utilizzare la biopsia epatica in un modo più mirato.
Il dato emerge da un'indagine condotta da Stuart McPherson e collaboratori del Freeman hospital di Newcastle Upon Tyne (Regno unito) su 145 pazienti consecutivi (82% maschi, età media 51 /52 anni) con Nafld accertata biopticamente e un indice di massa corporea (Bmi) medio pari a 35 /-5 kg/m2: il 50% della popolazione esaminata era affetto da diabete, il 64% da steatoepatite non alcolica e il 19% da fibrosi avanzata (stadio di Kleiner 3-4).
Al momento della biopsia i soggetti arruolati sono stati sottoposti a vari test non invasivi al fine di verificarne la performance diagnostica di fibrosi avanzata. Lo score Fib-4 (che combina età con conta piastrinica, Ast e Alt) si è distinto per la migliore performance diagnostica con un'area sottostante la curva Roc (Auroc) pari a 0,86, seguito dal rapporto Ast/Alt (Auroc 0,83), dallo score di fibrosi Nafld (Auroc 0,81), dallo score Bard, che prende in considerazione indice di massa corporea, rapporto Ast/Alt e diabete di tipo 2 (Auroc 0,77), e dall'Ast/piastrine ratio index (Auroc 0.67). Il rapporto Ast/Alt, lo score Bard, il Fib-4 e lo score di fibrosi Nafld hanno mostrato valori predittivi negativi maggiori del 90% (rispettivamente 93%, 95%, 95% e 92%). Modesti invece i valori predittivi positivi.
La conclusione è che, potenzialmente, l'impiego della biopsia epatica per escludere la fibrosi avanzata potrebbe essere evitato nel 69% dei pazienti di cui si conosce il rapporto Ast/Alt, nel 62% dei casi con Fib-4 noto, nel 52% dei casi ricorrendo allo score di fibrosi Nafld e nel 38% dei casi mediante il Bard.
Gut, 2010; 59(9):1265-9
Fonte: doctornews.it