Introduzione
La steatosi epatica, comunemente nota come “fegato grasso”, è un accumulo anomalo di alcuni grassi (trigliceridi) nelle cellule epatiche.
Figura 1: a sinistra Fegato Sano; a destra Fegato grasso (steatosi)
Normalmente il grasso rappresenta meno del 5% del peso del fegato; quando questa percentuale è più alta si parla di steatosi.
Un fegato grasso o steatosico, paragonato ad un fegato sano, appare più lucente e biancastro, indice di un elevato contenuto di grasso (vedi figura 1).
Generalmente, la steatosi epatica (non derivante da abuso di alcol) non produce sintomi di per sé, tanto che la sua diagnosi avviene generalmente per caso, in seguito ad esami medici generali. Non vi sono particolari indicazioni terapeutiche, attualmente, per le persone che soffrono di steatosi epatica (non alcolica), se non quelle di intervenire sui fattori potenzialmente scatenanti e quando riconducibili ad abitudini come l’alimentazione non equilibrata e/o eccessiva, il sovrappeso, ecc.
Si tratta di una problematica ampia e variegata che, per la sua estrema diffusione, rappresenta un’area che richiede interventi mirati ed efficaci; inoltre, la steatoepatite, che rappresenta (come illustrato nelle sezioni a seguire) una evoluzione patologica della steatosi, pur riguardando solo una minima parte di chi soffre di fegato grasso e riconducibile spesso a fattori patologici indipendenti, dato l’enorme denominatore dei pazienti affetti da steatosi è una problematica primaria nello scenario sanitario.
Per fornire informazioni accurate e verificate a tutti i pazienti e a chiunque fosse interessato ad approfondire la tematica, abbiamo deciso di realizzare dei contenuti, revisionati e validati dal un clinico specialista di malattie epatiche.
Per semplificare la consultazione, abbiamo suddiviso i contenuti in sezioni diverse, consultabili con un semplice click sulle icone sottostanti.
La revisione scientifica è stata curata dal professor Umberto Vespasiani Gentilucci, Medico Medicina clinica ed Epatologia - Professore Associato di Medicina interna – Campus Biomedico di Roma
Progetto realizzato con il sostengo incondizionato di Intercept.
Aggiornamento anno 2020